Va in scena l’italiano. La lingua del teatro tra Ottocento e Novecento
di Stefania Stefanelli
Franco Cesati Editore, 2006; pp. 1-246
La lingua del teatro, posta per sua natura all’intersezione tra scrittura e oralità, ha dovuto in Italia confrontarsi continuamente sia con una tradizione letteraria alta, sia con l’esigenza di misurare la propria efficacia nel coinvolgimento di un pubblico presente e vivo. Una vicenda affascinante che viene analizzata in questo volume per “quadri” ordinati cronologicamente: dalla ricerca di un modello di lingua orale per la declamazione nei primi decenni dell’Ottocento, alla tormentata individuazione di un italiano unitario per la scena agli inizi del Novecento; dallo stravolgimento verbale operato nelle sintesi futuriste, alle scelte linguistiche e testuali degli autori teatrali degli ultimi anni. Una delle innovazioni epocali del secolo scorso è poi consistita nell’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, che ha influenzato anche le modalità espressive del teatro: alcuni saggi del volume analizzano questo fenomeno, dall’italiano del radiodramma, alla lingua del teatro televisivo e della canzone.