Teatro
di Ombretta De Biase
E&S Percorsi, 2011; Vol I pp. 1-219 – Vol II pp. 1-185
Il cofanetto raccoglie due volumi di 16 opere scritte dalla drammaturga, regista, saggista nonchè promotrice di drammaturgia contemporanea (è direttrice del Premio Fersen) Ombretta De Biase. La scelta di suddividere i lavori in due volumi non è casuale: due filoni ben distinti infatti animano i sentieri tracciati dalle diverse drammaturgie. Nel primo volume un teatro più classico, basato sulla dialettica tra personaggi e centrati sul conflitto drammatico. Il secondo volume può essere visto come un’unica opera documentaristica e storiografica. La drammaturga milanese accompagna tutti i suoi lavori con un’introduzione in cui spiega le urgenze ed i temi che l’hanno indotta alla scrittura della pièce. Si tratta infatti di lavori che hanno sempre una motivazione esterna in aggiunta alla necessità di scrivere, all’amore per la drammaturgia ed il teatro. Un desiderio di trattare argomenti sociali, psicologici, o di costume, alimenta i lavori del primo volume, alternando tecniche diverse come la forma narrativa, il monologo, il dialogo. Pezzi ambientati ai giorni nostri o nel recente passato che fanno emergere sottotesti che pongono questioni e spunti di riflessione sempre attuali e profondi. Come accennato è la volontà di documentare il lettore/spettatore l’anima dei lavori ospitati nel secondo volume. La trilogia delle Streghe di Dio porta all’attenzione una verità storica volutamente ignorata per secoli: l’esistenza del cosiddetto movimento delle “Beghine” nell’europa dal XII al XIV secolo.