MARAINI DACIA

Sono con voi per la diffusione del teatro italiano, che è molto più ricco, più intenso e più ampio di quello che si ritiene. Perfino  nel nostro paese gli operatori teatrali si comportano con molta distrazione rispetto ai molti talenti italiani che nascono continuamente sulle scene e che non vengono valutati per il loro merito, presi come sono, registi e produttori, dalla fascinazione di ciò che avviene fuori dalle nostre frontiere. Non sono contraria naturalmente alla traduzione e alla diffusione dei testi stranieri, ma da noi si esagera in esterofilia, in scarsi investimenti e scarsa fiducia nella drammaturgia italiana.