Gabriele Vacis

Condivido appieno gli obiettivi dell’INIT. Apprezzo il fatto che studiosi ed intellettuali si “sporchino le mani” con la promozione del teatro italiano. In Italia c’è una forte concentrazione sulla “managerialità”. La legislazione corrente ha favorito il controllo della produzione da parte di manager piuttosto che degli artisti. Probabilmente è una buona soluzione. Ma sicuramente occorre riequilibrare con l’intervento di attori, registi, drammaturghi, ma anche dei professori, dei ricercatori e degli studiosi, che credo sia, appunto lo scopo dell’INIT.